BIKER  SHERIFF

HYDRO by Biker Sheriff

Tema: la bagger ideale. Svolgimento: basta prendere una Touring recente, addobbarla con vetroresina XXL, aggiungere ruotona anteriore panoramica e verniciatura vistosa... Il gioco è fatto, oppure no?

La risposta non è affatto scontata per chi vuole davvero distinguersi e ha in testa un sacco d’idee che nessuno ha sperimentato prima. Anche in questo campo c’è chi si accontenta di una replica più o meno riuscita di quanto visto già oltreoceano, pur rischiando la matita rossa e un brutto voto se accertata la scopiazzatura. Oggi il mondo è piccolo e la gente mormora, ma ciò non spaventa certo Biker Sheriff, anzi è uno stimolo a fare sempre meglio, raccogliendo con la rivoluzionaria bagger complimenti di Cory Ness, Fred Kodlin Paul jaffe e altri guru di pari calibro.

Prima di dedicarsi ai v-twin dal 2011, il capo officina Mauro, giovane ma ricco di know how nel settore motoristico, ha lavorato su prototipi Ferrari, a Maranello. In sintonia con Sonia e col fondatore Ivan, sono nelle condizioni ideali per interpretare i desideri di una clientela esigente. Bagger, micidiali V-Rod e Softail chicani li hanno resi protagonisti del contest di LowRide al Motor Bike Expo. Lo staff ha una solida preparazione e conta sul banco prova frenato per affinare la messa a punto dei bicilindrici H-D.

Il progetto innovativo

Questo progetto nasce su un Fat Bob dell’ultima generazione e non prevede un’esasperata preparazione del motore; filtro aria, scarico artigianale e mappatura bastano a esaltare le prestazioni del Milwaukee-Eight 114.

Per montare lo spettacolare cerchio in magnesio da 32 pollici, esclusiva di Biker Sheriff che per l’occasione ne aggiorna il disegno, va messa in conto qualche modifica sul telaio.

Del Softail rimangono solo culla, parte inferiore, forcellone e poco altro. Cannotto e trave superiore sono riprogettati per includere un sistema che varia contemporaneamente l’assetto su entrambi gli assi. Un pistone idraulico, attivato da una pompa elettrica, sposta i punti di ancoraggio del cannotto e del singolo ammortizzatore H-D di serie.

Con tale sistema si possono impiegare sospensioni tradizionali di buona qualità, potendo variare la luce a terra in modo indipendente rispetto alla taratura; il precarico del posteriore resta regolabile tramite il pomello H-D di serie. A riposo, la bagger poggia sull’asfalto, il cavalletto è superfluo; aumentata di 150 mm la luce a terra e inclinato il cannotto a 35 gradi, si può guidare in modo tranquillo e agile. Di derivazione enduro la forcella WP interamente regolabile, con taratura ad hoc e piastre Rebuffini su misura inclinate di 9 gradi.

La pinza Nissin a sei pistoni di origine Buell morde un disco perimetrale da 800 mm, altra grande esclusiva Biker Sheriff.

Un’ulteriore geniale innovazione viene dedicata al sistema audio di bordo. Spostata sotto le borse la benzina, contenuta da due celle in alluminio con pompa elettrica di derivazione Sportster, due casse armoniche prendono il posto del tradizionale serbatoio. Ciò esalta la resa del potente impianto ad alta fedeltà. Le casse Herz a due vie da 160 mm hanno origine nautica; se ne aggiungono altre due identiche nei fianchetti, rifinite da prese d’aria alettate in stile supercar. La borsa sinistra contiene un subwoofer da 200 mm di diametro; l’altra i due amplificatori JL da 350 watt che completano il sistema.

Luci a LED programmabili variano colore e intensità in base al ritmo. L’illuminazione esalta curve, rilievi e sfumature della carrozzeria realizzata in vetroresina e carbonio da Biker Sheriff, che impiega solo fari a diodi.

Rivestita da Basso la sella, che si solleva per fare il pieno di carburante, telaio e sovrastrutture vengono affidate a MS Artrix per dipingerle in maniera spettacolare. È la degna conclusione di un’opera unica.